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![]() fig. 6 _ A. Mariano, Porta di Capua, c. 1234. ![]() fig. 7 _ Catania, Castello Ursino, 1239-50. Il quadrato con torri angolari e cortile centrale, è forma tipica e mitica dei castelli di Federico II°. Lettura pubblicata in ![]() L'IDEA DELLA FORMA Letture di arcane coincidenze e saperi esoterici Saggi 2017 Amaszon.it Barnes & Noble Lulu anche in eBook |
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![]() fig. 9 _ Castel del Monte, veduta aerea. ![]() fig. 10 _ Dato un attagono regolare di lato L ... . ![]() fig. 11 _ ... e condotte le tangenti a detti lati, in ognuno degli otto punti di intersezione sono costruiti altrettanti ottagoni (diametro = L), ... . |
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![]() fig. 14 _ Gerusalemme, Moschea di Omar, vedi la costruzione geometrica. ![]() fig. 15 _ Federico II°, De arte venandi cum avibus, XIII° secolo. BAV. |
Appendice ad Architettura e Psiche / sintesi Ruoli primari dei castelli di Federico II: - la difesa militare, - la gestione del territorio, - la funzione simbolica (del potere regale). Consapevole del linguaggio dei simboli, Federico II ne testimonia in modo sapiente i segni del potere alle diverse scale della rappresentazione. Le immagini centrali della tradizione classica, i simboli della corona e dell'aquila, le riduzioni stilistiche degli elementi naturali, sono reiterate nelle arti figurative e nell'architettura (anche militare) a testimonianza della sua figura regale, mediatrice tra Dio e gli uomini, opposta al disordine papale e fautrice di giustizia, benessere e perfezione. Numerologia, astrologia e cabala ne sono matrici figurative e supporto culturale. L'ordine matematico e geometrico, riflessi dell'ordine naturale e sacro, sono alle origine delle forme elementari dei suoi castelli, simboli di una autorità e di una sapienza legittima e sovrana; ossia, di doti assolute che approssimano il sovrano al divino più di quanto un mondo intero separi il volgo da una goccia di nobiltà regale. Sia per le tradizioni cristiane che per le islamiche, l'ottagono è figura isotropa che tende alla compiutezza del cerchio e prelude alla perfezione ed al Paradiso. Intermedia tra il quadrato (delle realtà terrene, limitate) e il cerchio (delle verità celesti, divine), l'ottagono è segno precipuo di realtà e verità, di potestà e regalità, di immanenza e trascendenza; e ben si presta - specie se reiterato (come ben nove volte in Castel del Monte, e in forma stellare) - a simboleggiare e rappresentare quella intersezione tra potere temporale e potere per volontà divina che nel XIII° secolo sta alle origini di una regalità imperiale consapevole e vissuta, (indipendente dal potere spirituale e laicamente gestita). Federico II e l'architettura di Castel del Monte ne danno una testimonianza piena e comprensiva; dimostrata, convincente, resa appagante dalla scelta esoterica, forse cabalistica, di disegni e numeri, e di figure paganeggianti mai davvero decrittabili quanto tuttavia sommamente simboliche, sorprendenti, affascinanti. Perché, infatti, una doppia corona di stanze tutte uguali, e solo quelle? Perché un anello tanto indifferenziato e continuo, tale da subordinare una distribuzione indifferenziata e forzata di funzioni alla rappresentazione concettuale e figurativamente perfetta di un teorema? L'organismo fa pensare ad uno spazio rituale, ricorda cerchi magici ancestrali, rimanda a immagini oniriche e ludiche che, per la loro ricorrente emblematica permanenza, trascendono, prescindono da spazi e tempi storici. Fa pensare. Di più, fa sognare. Da oltre mezzo millennio, dalla Bretagna al Medio Oriente, numerologia e organizzazione dello spazio sono alle origini delle arti e delle scienze. Nel Castrum, la figura di base - proiettata in modo costante per tutta l'altezza dell'organismo - esalta l'impeto delle torri e la robustezza del nucleo centrale; mentre l'assenza di coronamenti alle sommità invita a immaginare una proiezione virtuale dell'organismo oltre i suoi limiti fisici e modulari. E' l'immagine del Sé che, partecipata ad ogni livello della psiche con la determinazione di una sovranità di matrice divina, si immedesima e si incardina con autorità e consapevolezza nell'immagine (verticale) della perfezione; la stessa dalla quale ha origine (endogena / esogena) l'archetipo della divinità; ossia, l'idea, la figura di Dio. A sua volta, la sovranità dell'imperatore sul mondo delle cose terrene - totale, indiscutibile - (riaffermata con ogni mezzo dialettico e contesa con aspre lotte anche nei confronti dell'autorità papale), irraggia da ognuna delle sedici assialità orizzontali del 'castrum', quasi una bussola calcificata, l'immagine simbolica dell'autorità politica come centro dell'archetipo della Totalità. |
![]() fig. 16 _ Federico II°, disegno da statua sulla Porta di Capua, XVIII° secolo. BAV. |
![]() fig. 17 _ Emergenza notevole nel paesaggio agricolo delle Murgie, Castel del Monte è simbolo e memoria della politica culturale di Federico II, per l'immagine del Sé nella regione. |
L'architettura è il luogo della materia e dello spirito dove terra e cielo si toccano. In questo sta il suo contributo all'esistenza. Architettura: un frammento significante del tempo e dello spazio; un segno dell'intelligenza nell'immensità e nell'eternità; una creazione autentica della psiche, la cui forma ed il cui senso trascendono la natura. E' il modo con il quale il sentimento della vita e la coscienza dell'identità liberano l'imperativo umano della creazione al limite tra le funzioni della materia e l'autonomia numinosa della forma. La psiche ha la capacità di immaginare e sentire oltre i limiti del tempo e dello spazio, in una contemplazione e rappresentazione di sé che non procede e non muta secondo le logiche della coscienza. Proiezione di questo anelito all'identità ed autenticità, ed alla sopravvivenza di sé, l'architettura ne è un riflesso nella storia. V V, 1984 _ note in margine a letture |
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![]() fig. 18 _ Moschea di Omar grafico dell'autore. & |