Valter Vannelli, Roma / Roma, Mausoleo di Costantina, chiesa di Santa Costanza _ 2009



      Architettura e Psiche Ed.Kappa, 2008  chiedere a   Bardi Editore (commissionario)  oppure a  Archimagazine, o nelle Librerie Kappa, Roma       L'architettura è il luogo della materia e dello spirito dove terra e cielo si toccano. In questo sta il suo contributo all'esistenza.

  Valter Vannelli   _ ricerche
  Roma, Mausoleo di Costantina, chiesa di Santa Costanza
    Analisi e letture di iconografie esoteriche e simboliche
     2009 / 1
Architettura e Psiche
Index
Pubblicazioni
Curriculum
Antologia
Cartografia
Didattica


Architettura e Psiche, 2008
Altre Analisi e letture, 2009


_ Piero della Francesca, Pala di Brera
_ Roma Sistina, affresco vaticano
_ Gerusalemme, Moschea di Omar,    Cupola della Roccia
_ Gerusalemme, Muro del Pianto
_ Gerusalemme, Santo Sepolcro
_ Cordoba, Moschea, Mezquita

Roma / immagini
Foro Romano
Pantheon
Ostia Antica
Disegni dal vero
San Pietro
Sant'Andrea al Quirinale
San Carlino IV fontane

Altri luoghi
Provenza, Costa Azzurra
Avignon
Abruzzo
Venezia
Firenze
Pescia
Prato
Arezzo

Altre cartelle
Giorgione
Tao
Roma dal Gianicolo
Roma dal Vittoriano




figg. 3-4 _ Roma, Mausoleo di Costantina, chiesa di Santa Costanza, pianta e sezione.


     Professore dell'Università degli Studi La Sapienza di Roma, dal 1972 al 2000 ha insegnato Progettazione architettonica nella Facoltà di Architettura / Dipartimento di Storia dell'architettura, Restauro e Conservazione.

segue in "Curriculum"

Cenni, fonti e citazioni:

Il mausoleo è parte del complesso monumentale di Santa Agnese, con una integrazione analoga al Mausoleo di Elena rispetto alla basilica (anch'essa costantiniana) dei SS. Marcellino e Pietro
Prototipo tardo antico per il culto cristiano, con pianta centrale e ambulacro, il Mausoleo si rifà alla tradizione consolidata di templi e ninfei dell'architettonica romana: il Pantheon, il Tempio di Minerva Medica, il Mausoleo di Augusto; e a costruzioni costantiniane come il Battistero del Laterano (S. Giovanni in Fonte) e il "Martirium" del Santo Sepolcro, da poco edificato in Gerusalemme.
L'organismo è formato da un'aula centrale e circolare, coperta a cupola, inscritta in un deambulatorio voltato a botte. Aula e dambulatorio sono ritmati da 12 coppie di colonne di granito disposte in senso radiale, a sostegno di altrettanti archi a tutto sesto su pulvini e architravi convergenti sul centro dell'aula. Gli intercolumni corrispondenti agli assi sono più larghi e più alti degli altri.
La serie degli archi è sovrastata, al livello del tamburo, da altrettanti finestroni centinati.
La struttura è in laterizio, e la cupola - dal diametro di 22,5 metri - è alleggerita (come per il Tempio di Minerva) da nervature e archi tra concrezioni più leggere di tufo e pomice.
In origine, l'interno era rivestito con marmi disposti a tarsia, con volte e cupola decorate da mosaici.
..
Il mausoleo è costruito tra il 337 e il 361. Nel VII secolo, sorta S. Agnese, ne diviene il battistero. Nel 1254 è trasformato in chiesa (di S. Costanza). Nel 1620 i mosaici della cupola sono sostituiti da affreschi.
Dal '600 al 1720 il tempio diviene il luogo di convegno di artisti fiamminghi; per la dedizione a piaceri, baccanali e riti pagani non confacenti alla "città santa", il gruppo è ricordato come i Bentvogels, ossia, la "banda di uccelli".
...

Le relazioni tra il Mausoleo di Costantina e i Bentveughels, sottaciuti o mistificati da imbarazzi e censure cattoliche, hanno precedenti storici nel Rinascimento, in un classicismo aulico e paganizzante. E' quindi per l'iconografia della costruzione, per le scene di vendemmia e per il senso delle decorazioni tradizionali raffigurate nei suoi mosaici, che il mausoleo è rinominato "Tempio di Bacco".
I Bentveughels sono una compagnia di pittori olandesi e fiamminghi, dotti e amanti delle lettere latine, che dal 1623, appassionati delle bellezze di Roma e dei suoi paesaggi, tra riti paganeggianti e riunioni di piacere si dedicano a



fig. 2 _ Roma, Mausoleo di Costantina, chiesa di Santa Costanza, il catino e la cupola dal limite di un intercolumnio tipico del deambulatorio. Gli intercolumni corrispondenti agli assi sono più larghi e più alti.



riprodurne in disegni e tele le rovine, i profili, gli ambienti più cospicui e diversi.
Iniziazioni e riti sono motivo di feste e baccanali, e Santa Costanza - per la sua immagine simbolica, per la posizione bucolica nel paesaggio urbano - ne diviene il luogo vocato ad onorare Bacco, dio del vino. I mosaici dell'ambulacro ne sono il riferimento, il sarcofago di Santa Costanza (oggi nel Museo del Vaticano), decorato da viti e putti, l'ara deputata a riti e iniziazioni anche carnascialesche, tipiche di culti e baccanali già propri della tradizione delle festività romane.
La tecnica di questi pittori si risolve in matita e inchiostro, con tonalità calde, espressive del particolare rapporto animistico con i temi trattati.
Il Rijksmuseum ne conserva un gran numero di disegni, cui dedica un libro dal tito emblematico "Tekenen van Warmte" ("Segni di calore"), ISBN90-400-9535-3.
Tra altre opere, vale ricordare la statua di Bomarzo di Vincenzo Orsini, dell'olandese Carel Willink.
figg. 5-6 _ Roma, Padiglione degli Horti Liciniani, detto: tempio di Minerva Medica (253-268).


fig. 7 _ Roma, Padiglione degli Horti Liciniani, detto: tempio di Minerva Medica (253-268).



fig. 8 _ Roma, Mausoleo di Costantina, chiesa di Santa Costanza, il catino centrale dall'interno dell'ambulacro. In primo piano le colonne binate con pulvini e architravi radiocentrici, e spicchi delle volte originali decorate a mosaico.






fig. 9 _ Roma, Padiglione degli Horti Liciniani, detto: tempio di Minerva Medica (253-268) . La cupola, modello pre e post-rinascimentale, crolla nel 1828.




Tra conoscenza e mito

"Vi sono luoghi predestinati che sembrano edificati dalla natura per rappresentare, agli occhi dell'umanità, certe idee fondamentali, e la cui magia deriva loro non solo dalle tradizioni storiche, dalle leggende e dai ricordi che li hanno impregnati del loro penetrante profumo, ma si direbbero santuari scolpiti dagli dèi che vi si venerano, per servir loro di abitazione ...
Luoghi meravigliosi, monumenti di tutte le età, ruine celebri si accumulano nei dintorni di Roma. L'anima vi si smarrisce per l'abbondanza dei ricordi e per la grandiosa armonia della natura e dell'arte. In quel luogo solitario, prediletto del sogno, si respira una sontuosa malinconia che rattrista e consola ad un tempo, e che domina un grande mistero".

Eduard Schuré, saggista e poeta, autore di testi esoterici


Note:

L'organismo del tempio, centrale, rotondo, simmetrico rispetto agli assi, è proprio dell'architettura cimiteriale. Nella tradizione italica, i tumuli sono rotondi, e già dall'antichità il loro simbolismo è in relazione i culti e riti degli astri e del fuoco.
I mausolei a pianta circolare (come, in Roma, il mausoleo di Adriano, l'Augusteo o la tomba di Cecilia Metella) sono innumerevoli.
Tuttavia, la matrice degli edifici centrali con duplice o triplice anello concentrico (S.Costanza ha un terzo all'esterno) è data dall'Anastasis, o S. Sepolcro di Gerusalemme (con tre anelli, il minore intorno alla cavità sacra).
Del V secolo, pure a Roma, S. Stefano Rotondo (centralità anomala);

...

Appendice ad  Architettura e Psiche

     Sontuosità e cromatismo lasciano ora spazio al fascino di una struttura potente e luminosa, sobria e raccolta, discreta anche per l'isolamento dal tessuto edilizio più immediato.
     L'immagine dominante è quella irriducibile della centralità, della circolarità, della riduzione del tutto al suo centro: il luogo assoluto che, all'origine delle cose, appaga lo spirito.
     Il carattere, anch'esso dominante, è quello della razionalità della riflessione; ossia, di questa proprietà della coscienza che la psiche esercita quando è vissuta in armonia ai giudizi di valore sul senso della memoria (delle sue permanenze, delle sue ricorrenze), e in accordo sia alle potenzialità dell'intuizione destate dalle suggestioni della bellezza, sia al piacere dei sensi quando sono impregnati da tanta evidenza e verità (anche storica) dei materiali.


     V V / 2009


figura 10 _ Roma, Mausoleo di Costantina, chiesa di Santa Costanza, la volta della cupola



figura 11 _ Roma, Mausoleo di Costantina, chiesa di Santa Costanza, mosaico con tema villereccio, particolare.






"Cercavano la storia e trovavano la preistoria"

"V'è in queste rovine un incanto indefinibile, in queste chiese che s'incontrano ad ogni passo, una quiete, un fascino quasi soprannaturale.
Lo credereste voi, caro amico, io son tutto cambiato, non son più francese, non critico più, non m'indigno più, non ho più opinione.
Non so che dire: ma è così, così vanno le cose. Voi lo sapete, le impressioni religiose sono presso di me potentissime e, in conseguenza della mia educazione, esse si mescolano in proporzione indefinibile agli istinti più misteriosi della nostra natura.
Queste impressioni si sono risvegliete qui con una energia che non posso descrivervi. Non avevo compreso ciò che è una religione popolare, sentita molto ingenuamente e senza critica da un popolo che accetta i suoi dogmi come viventi e veri. Non ci facciamo illusioni, questo popolo è cattolico come gli arabi delle moschee musulmane".

E. Renan a Berthelot

(da R.Mammuccari, Viaggio a Roma e nella sua campagna, 2007)




figura 12 _ Roma, Mausoleo di Costantina, chiesa di Santa Costanza. Il catino centrale e la cupola, dal limite del deambulatorio.




figura 13 _ Roma, Mausoleo di Costantina, chiesa di Santa Costanza. il fronte di ingresso all nartece.



figura 14 _ Anfiteatro Castrense, ruderi del Sessoriano.


Referenze fotografiche

da foto dell'autore: figure 1, 2, 8, 10, 11, 12, 13, 14;
da J.B.Ward-Perkins, Architettura Romana, Electa, 1979: figure 3, 5, 6, 7, 9;
da: Sant'Agnese.Org "http://www.santagnese.org/mausoleo.htm": figura 4.



vv@valtervannelli.it


Valter Vannelli _ Architettura e Psiche / analisi e letture | Roma, 1 marzo 2009


Ogni riproduzione è vietata.